Estate: facciamo i conti con lo stress da vacanza.
Viaggiare con i figli a seguito è stressante? Molti di voi avranno già sicuramente dato una risposta a questa domanda. Ogni tanto mi capita di pensare alle vacanze trascorse in coppia: mete esotiche, valige leggere, zero preoccupazioni, e soprattutto, niente stress. Non c’ è dubbio, viaggiare da soli con il proprio partner era decisamente più easy e l’unico obiettivo era quello di ricaricare le energie per tornare poi più rilassati. Chi di voi non ha nostalgia dei viaggi senza figli?
Poi sono arrivati loro, quei piccoli terremoti che hanno stravolto completamente la nostra vita, e con essa inevitabilmente anche il nostro modo di viaggiare: spostarsi con bambini a seguito significa pianificare e organizzare nei minimi dettagli le giornate al di fuori del nostro ambiente familiare, cercare di rispettare in modo quasi maniacale gli orari della loro routine quotidiana, preparare le valige portando con sé tutto il necessario, e anche il superfluo, perché non si sa mai cosa può succedere.
Tutto questo è fonte di stress. Cercare di avere il controllo della situazione, anche laddove il controllo non lo possiamo avere, ci procura disagio e non ci fa trascorrere serenamente le vacanze con la nostra famiglia. Se ci sforziamo continuamente di immaginare i probabili imprevisti che possono rallentare o modificare i nostri piani, ci affatichiamo inutilmente. Evitiamo di preoccuparci in anticipo per qualcosa che probabilmente non accadrà, ne gioverà il nostro umore e di conseguenza anche i nostri figli e il nostro partner saranno più sereni.
Parola d’ordine: flessibilità.
Essere flessibili significa adattarsi facilmente a situazioni diverse da quelle a cui siamo abituati nella vita di tutti giorni. Trovare soluzioni efficaci a problemi inaspettati senza farci scoraggiare e uscire da quella rigidità colpevole di essere fonte di stress. Ritardare l’orario del pranzo, della cena o del riposo, saper gestire pazientemente i momenti di stanchezza e di sovreccitazione senza arrabbiarsi. Concentrarsi sugli aspetti positivi, costruttivi e formativi della vacanza, affrontare insieme nuove sfide, scoprire il mondo esterno, imparare a stabilire relazioni sociali con persone diverse da noi.
Con un pizzico di organizzazione tutto diventa più semplice. Ad esempio, un marsupio per far riposare il tuo bimbo durante una camminata più lunga del previsto, una merendina e una borraccia di acqua nello zaino, un kit pronto soccorso sempre a portata di mano, il peluche preferito durante un momento di sconforto. I bambini sanno adattarsi molto più degli adulti alle nuove situazioni e sono capaci di approcciarsi alle novità con curiosità e stupore.
Ricordatevi che ogni vacanza è un’occasione per trovare piacere nello stare insieme anche attraverso le piccole cose, senza necessariamente fare qualcosa di particolare. I viaggi contribuiscono a creare ricordi indelebili, a rafforzare i legami familiari e a scoprire che il mondo, al di fuori della nostra zona di comfort, è pieno di opportunità e di cose grandiosi da scoprire.