Durante il nostro meraviglioso viaggio di quest’estate alla scoperta della Thailandia, una delle tappe più emozionanti è stato il Santuario degli Elefanti di Koh Samui, un luogo immerso nella verde foresta dell’isola dove questi splendidi animali giocano, mangiano, riposano in totale libertà e armonia.
Gli elefanti maltrattati
Questo luogo ospita gli elefanti sottratti dallo sfruttamento da parte dell’industria turistica e del legname: sono animali che hanno sofferto e che sono stati maltrattati; alcuni sono ciechi da un occhio, altri hanno problemi nella masticazione o portano i segni indelebili delle ferite sulle zampe e sul corpo.
Ci siamo riempiti gli occhi con le immagini vive di questi bellissimi enormi animali, innocui e intelligenti. Abbiamo passeggiato con loro, preparato loro del cibo con riso e foglie di banano, li abbiamo osservati mangiare e fare il bagno in acqua e fango, abbiamo imparato come dare loro da mangiare accarezzando poi la lunghissima proboscide. Li abbiamo accarezzati, sentendo sotto le nostre dita la pelle dura e rugosa; abbiamo provato a sentire attraverso i loro passi pesanti il macigno di sofferenza presente nel loro cuore.
Ma con la consapevolezza che dopo una vita di soprusi e maltrattamenti finalmente si godono una vita pacifica, ricevendo la cura e il rispetto che ogni essere vivente merita.
Cosa ci è rimasto nel cuore
Gli elefanti sono una specie vulnerabile e minacciata dall’uomo, ed è proprio grazie ai parchi nazionali e alle riserve protette come quella di Koh Samui che questi animali possono sopravvivere ed evitare una morta certa. Conoscere e apprezzare realtà come questa, in cui gli uomini non si pongono come sfruttatori e padroni del mondo, ma convivono con gli animali nel rispetto e nella sensibilità della loro tutela, è per i bambini un esempio di vita positivo.
Camminare a fianco degli elefanti, osservarli da vicino e prendersi cura di loro, ci rende consapevoli di quanto abbiamo bisogno di ricostruire l’equilibrio con la natura che ci circonda, vivendo in armonia con l’Universo, e con il Pianeta in cui abbiamo messo le radici.