Il week end scorso abbiamo avuto il piacere di visitare il Villaggio Coldiretti, una bellissima manifestazione che dal Castello Sforzesco fino all’Arco della Pace ha riunito le aziende agricole italiane con lo scopo di promuovere la biodiversità alimentare. Un evento che ci ha ricordato quanto sia importante consumare prodotti di stagione e a km 0, secondo il principio di sostenibilità ambientale, e ha messo in luce quanto sia altrettanto fondamentale rispettare l’equilibrio dei vari ecosistemi presenti sul Pianeta.
Ci siamo divertiti a curiosare tra i quattrocento stand presenti all’evento, tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, ed è stato possibile degustare i prodotti locali, guardare attraverso il microscopio piccoli microorganismi, rinvasare la nostra piantina di insalata, preparare in un vasetto di vetro il sale aromatizzato con rosmarino, sentire il profumo degli ortaggi che la terra ci offre.
Il ciclo delle stagioni, per noi un ciclo vitale
Già, perché è proprio la terra ad offrirci il nutrimento di cui abbiamo bisogno, secondo la ciclicità delle stagioni e a seconda del territorio in cui viviamo. E se è vero che siamo tutti interconnessi con la natura, proviamo a immaginare i benefici che può apportare al nostro corpo un frutto che viene raccolto in armonia con l’ambiente che ci circonda. Siamo ormai abituati a trovare quasi tutte le tipologie di verdura e frutta in qualsiasi stagione dell’anno e spesso ci dimentichiamo che la natura ci offre spontaneamente ciò che serve al nostro corpo, con tutte le vitamine e le sostanze nutrienti a noi necessarie.
Pensiamo alle arance: la stagione migliore per gustarle è l’autunno, un periodo di transizione che ci conduce lentamente verso l’inverno. E’ proprio durante questa fase dell’anno che il nostro corpo ha più bisogno di calore, di vitamine e sali minerali per affrontare i primi malanni. Pensiamo poi alla zucca: un ortaggio autunnale, poco calorico, ricco di acqua e fibre che con il suo colore arancione ci porta allegria e buonumore.
Frutta e verdura di stagione seguono un naturale ciclo vitale e se consumate nel periodo appropriato mantengono intatte tutte le loro proprietà nutritive. Per non parlare poi dell’impatto ambientale: coltivare verdura fuori stagione implica l’utilizzo di risorse ed energia considerevoli. Si calcola che scegliendo di acquistare prodotti locali, stagionali e senza imballaggi inutili si possono evitare di immettere nell’ambiente fino a 1000 kg di anidride carbonica all’anno.
Cosa vuol dire essere al passo con le stagioni?
Essere al passo con le stagioni vuol dire non solo portare sulla nostra tavola frutta e verdura più salutare per il nostro corpo e più sostenibile per l’ambiente; significa anche prendere consapevolezza della ciclicità della natura, dello scorrere del tempo, trovare una connessione profonda il nostro Pianeta . Significa imparare a concentrare l’attenzione sul presente, goderne le sfumature più impercettibili.
In autunno il movimento lento delle foglie che danzano nell’aria.
In inverno il silenzio della luce riflessa nella neve.
In primavera il timido risveglio della natura.
In estate il tripudio dei colori.