Conosci le differenze tra un pannolino ecologico e uno tradizionale?
Devo dire la verità, prima della nascita del mio primo figlio non pensavo esistessero i pannolini ecologici, ero alla ricerca del pannolino più economico sul mercato, perché, si sa, per una coppia di neo genitori le spese sono tante, e dove si può, si cerca di risparmiare. Confrontandomi con professionisti in ambito pediatrico mi sono imbattuta per la prima volta nei pannolini biodegradabili, composti quasi esclusivamente da materiali naturali, senza coloranti, sostanze chimiche, polipropilene, realizzati attraverso un ciclo produttivo a basso impatto ambientale. Unico “problema”? Il prezzo. Essendo abituata alle numerose offerte e ribassi delle marche più note, e avendo la certezza che un pannolino debba avere un prezzo convenzionale, acquistare la stessa tipologia di prodotto anche solo a pochi centesimi in più, mi sembrava fuori da ogni logica.
Cosa ci porta a rifiutare l’acquisto di un prodotto che sappiamo essere di maggiore qualità e a minor impatto ambientale, e a preferire invece qualcosa che a contatto con la pelle dei nostri figli è fatto di acrilati, silicati e altre sostanze derivanti dal petrolio? Che potrebbe creare eritemi, dermatiti, eczemi, abrasioni, piaghe alle loro parti intime? Per non parlare delle diossine e di altre sostanze cancerogene che entrerebbero a contatto con la loro pelle così delicata e fragile.
Se contiamo che sono circa 6000 i pannolini utilizzati da un bambino nei suoi primi tre anni di vita, proviamo a pensare che ciò che è davvero irragionevole è la nostra preferenza verso un prodotto decisamente economico ma potenzialmente dannoso e pericoloso per la salute dei nostri figli. Non immaginiamo nemmeno che ciò che potremmo risparmiare nel breve termine, lo riavremo indietro con gli interessi nel lungo periodo, in termini di smaltimento, salute e tutela ambientale.
Con la nostra scelta possiamo preservare la salute dei bambini e dell’ambiente.
Siamo abituati a preferire la gratificazione istantanea, quel meccanismo che ci porta a riscontrare un beneficio apparente ma immediato, piuttosto che avere la capacità di attendere per vedere i risultati delle nostre decisioni, e soprattutto investire in scelte più consapevoli. Per questo motivo, nonostante sia ormai risaputo che un solo pannolino tradizionale viene smaltito naturalmente in 500 anni, tendiamo a preferirlo rispetto ad un pannolino più naturale ed ecologico che si biodegrada velocemente.
La motivazione? Il risparmio immediato in termini economici, che ci da appunto una sorta di ricompensa, ci spinge inevitabilmente alla scelta del prodotto meno costoso ma anche meno sostenibile dal punto di vista ecologico.
Cerchiamo dunque di invertire la rotta e di orientare le nostre pratiche di acquisto verso i valori della sostenibilità, per lasciare ai nostri figli e alle future generazioni ambiente più in salute.