Tra cambiamenti e nuove consapevolezze
Non appena diventiamo mamme improvvisamente cambia la nostra visione del mondo. Con la maternità cambiano le nostre priorità, la consapevolezza di noi stesse, e ci rendiamo conto che se prima il percorso della nostra vita consisteva in un itinerario lineare e consolidato, con la nascita di un figlio il nostro cammino subisce una brusca deviazione, fatta di curve, ostacoli, sbandamenti. Non solo il nostro corpo muta per accogliere una nuova vita e per poterla poi accudire, ma cambia anche l’identità e la percezione che abbiamo di noi stesse, del nostro ruolo all’interno della società, sviluppando così un nuova personalità e mettendoci in discussione.
Le neo mamme si ritrovano così a dove fare i conti con un nuovo assetto mentale, con dei nuovi pensieri, paure, emozioni e speranze, con delle nuove priorità, e con la necessità di dover prendere delle decisioni per poter cambiare le abitudini precedenti e adeguarsi alle responsabilità che la nuova vita da madre ci chiede. Improvvisamente, dopo la maternità, la nostra posizione lavorativa non ci soddisfa più, non ci sentiamo più realizzate quanto vorremmo, aspiriamo ad un lavoro più flessibile per poter dedicare più tempo alla famiglia, puntiamo ad un cambiamento nella retribuzione economica, chiediamo al partner più tempo da dedicare alla famiglia. Qualcosa dentro di noi cambia e cominciamo a voler attuare dei cambiamenti nella nostra vita.
L’attuazione di un cambiamento richiede un grande sforzo: la gravidanza è durata ben nove mesi, un periodo in cui lentamente abbiamo preso consapevolezza dei molteplici mutamenti a cui il nostro corpo andava incontro, e di pari passo anche la nostra forma mentis si è adeguata a questa evoluzione: dobbiamo necessariamente ripensare al rapporto di coppia, al nostro ruolo di genitore, al rapporto con la famiglia di origine, alla tutela della nostra identità di donna, insomma non è di certo una passeggiata!
Perché dopo la maternità è così difficile decidere?
Se da un lato siamo in qualche modo costrette ad assecondare il cambiamento e a prendere nuove decisioni per il nostro benessere, dall’altro troviamo davvero difficile assumerci la responsabilità di una scelta: si pensi ad esempio al desiderio di trovare un lavoro che ci realizzi e che ci soddisfi ma siamo bloccate da qualcosa che non ci fa prendere una decisione. La paura di rischiare, l’incertezza economica, l’abitudine. E a volte vorremmo che siano gli altri a decidere per noi e non avere più giustificazioni per iniziare qualcosa di nuovo. Aspettare di essere licenziati per intraprendere finalmente quella strada tanto ambita, attendere che sia il nostro partner a risolvere una questione ancora in stand by, riallacciare i rapporti con qualcuno che ci manca.
Ma perché è così difficile decidere e cambiare? Per la sensazione di paura e di disagio verso l’ignoto, perché dobbiamo spendere tantissime energie per far sì che il nostro istinto non annulli il cambiamento che vogliamo attuare e non ci faccia rientrare subito nella nostra vecchia, tranquillizzante e noiosa zona di comfort. Per attuare il cambiamento occorre concentrarsi su noi stesse, uscire dalla zona di comfort che certo, ci fa stare al sicuro, ma che limita la nostra felicità.
E soprattutto, vale la pena farci bloccare dalla paura per qualcosa che sappiamo possa renderci felici?