Dicembre è il mese dei più piccoli. Il mese della magia, dell’attesa, del tempo da trascorrere in famiglia, quello delle vacanze, immersi nel tepore della propria casa e circondati dai propri affetti. Quando parliamo di periodo natalizio, quello che ci viene in mente non è tanto il giorno il sé, il 25 dicembre, quando finalmente è giunto il momento di scartare i regali e aprire l’ultima casellina dell’Avvento. E’ l’attesa ciò che rende tutto così magico e speciale, quel lungo periodo in cui si concentrano tutte le speranze e le aspettative dei nostri bambini.
Sono loro i veri protagonisti del Natale, che imparano così ad attendere con pazienza l’arrivo di Babbo Natale, desiderando ardentemente i loro regali sotto l’albero. E se è vero che la parola “desiderio” deriva dal latino de-sidero, ovvero “mancanza di stelle”, una delle immagini più poetiche della storia dell’etimologia delle parole italiane, perché non esaudire i desideri dei più piccoli facendo in modo che sia proprio lui, Babbo Natale, a raccogliere le stelle, la metafora per eccellenza dei sogni dei bambini?
Ecco 5 buoni motivi per credere in Babbo Natale!
1. Babbo Natale è una creatura immaginaria, rassicurante, che ama e protegge i bambini. E’ simbolo della bontà e porterà i doni a prescindere da ogni promessa mantenuta. Credere in Babbo Natale aiuta i nostri figli a sviluppare il pensiero magico, quella modalità di pensiero che accompagna i bambini fino ai 7 anni di età: li aiuta nella gestione dell’ansia verso ciò che non si conosce e in altre funzioni propiziatorie e conoscitive.
2. La favola di Babbo Natale coinvolge grandi e piccini e si trasforma in un rituale, una piacevole tradizione che contribuisce ad alimentare e mantenere vivo il senso di appartenenza alla comunità.
3. Nel momento in cui scrivono la letterina, i bambini imparano a selezionare i desideri più importanti ed effettivamente esaudibili, imparando che se ci impegniamo davvero i risultati poi arrivano, e i piacere che de deriva è incommensurabile. La letterina inoltre, così come il calendario dell’Avvento, aiuta i bambini a scandire il tempo dell’attesa, ad imparare vivere pienamente le emozioni di ciò che sta per accadere.
4. E’ credere che qualcuno, da lassù, ci ami senza condizioni. E’ credere nelle favole, mescolando realtà e immaginazione, per superare le proprie paure e gestire al meglio la propria emotività. Anche noi adulti, a nostro modo, continuiamo a coltivare il pensiero magico, nel momento in cui pensiamo che qualcuno o qualcosa possa proteggerci da lassù.
5. Aspettare l’arrivo di Babbo Natale significa trascorrere il tempo dell’attesa come qualcosa di magico: è sì un modo per imparare ad aspettare, ma è anche prendere coscienza dei propri desideri e saperli distinguere dai propri bisogni. Il bisogno ci porta alla soddisfazione immediata di qualcosa, il desiderio è una spinta che ci mette in cammino verso una determinata direzione. Babbo Natale che esaudisce i desideri è un momento di grande gratificazione, e un rinforzo positivo per i bambini.
Loro ci crederanno finché non saranno pronti a lasciarlo andare, anche se, in fondo, un pizzico di magia resterà per sempre.