Educare alla diversità
Venerdì 4 febbraio si celebra la Giornata Dei Calzini Spaiati, un’iniziativa promossa nove anni fa in una scuola di Udine dalla maestra Sabrina Flapp. Lo scopo è sensibilizzare bambini e adulti ai temi della diversità e dell’autismo, diffondere lo spirito dell’amicizia e dell’accoglienza, ed evidenziare il concetto che ogni individuo è speciale proprio per la sua singolarità.
Per aderire alla giornata occorre indossare calzini spaiati, fantasiosi e giocosi, scattare una foto e pubblicarla sul proprio profilo Facebook o Instagram taggando @autismoParoleperdirlo. L’invito a partecipare è rivolto a tutti: adulti, bambini, insegnanti, genitori, asili e scuole. L’obiettivo è coinvolgere più persone possibili al superamento degli stereotipi ed educare grandi e piccini alla diversità come ricchezza, occasione di crescita, e come uno dei valori fondamentali del nostro secolo.
Indossare un paio di calzini spaiati diventa così un modo giocoso per parlare di integrazione e diversità, in un’epoca in cui ciò che non conosciamo e che sembra lontano dagli standard imposti dalla società ci fa paura: una disabilità, una diversa cultura, religione o colore della pelle, un diverso orientamento sessuale. Tutto ciò non cambia la natura delle cose, le persone sono sempre e solo persone, con l’aggiunta di un tocco di fantasia. Così come due calzini con forme, fantasie e colori più disparati rimangono pur sempre dei calzini, bellissimi e unici nella loro diversità, così anche tutte le persone che ai nostri occhi possono risultare strane o inconsuete, sono da rispettare e apprezzare proprio così come sono.
Ci sentiamo un po’ tutti calzini spaiati
Quest’anno, a causa del prolungamento della pandemia in corso, ci sentiamo un po’ tutti calzini spaiati: il distanziamento sociale, la quarantena, la DAD, lo smart working, se da un lato hanno rivoluzionato il modo di lavorare e la gestione del nostro tempo, rendendoci più liberi e flessibili dai luoghi fisici, dall’altro ci hanno fatto sentire soli, smarriti e senza più punti di riferimento. Occorre ritrovare la voglia di tornare a vivere serenamente la nostra quotidianità, a riabbracciarci e a ritrovarci, proprio come due calzini spaiati che si incontrano di nuovo dopo essere stati separati a lungo.
Siamo tutti individui diversi e particolari, con una storia da raccontare, un vissuto alle nostre spalle, con le nostre emozioni e sensazioni, con la nostra soggettiva percezione della realtà, e veniamo influenzati in modo costante dallo stile di vita che conduciamo e dall’ambiente familiare in cui viviamo. Il diverso ci fa paura nel momento in cui pensiamo che ci possa limitare, e che vada in contrasto con le nostre abitudini mentali. Occorre dunque evitare di esprimere giudizi o critiche verso ciò che non conosciamo, uscire dalla classificazione dei ruoli predefiniti o stereotipati che la società ci impone, ma aprirsi alla diversità e accoglierla come strumento per diventare più flessibili, per confrontarsi e ampliare le proprie conoscenze.